
Erano davvero tanti nella chiesa di Porto Salvo, tanti che non c'entravano fra i banchi della chiesa, quando è entrata la bara di Domenico Di meglio, portata a spalla fra gli altri da suo figlio Gaetano e seguita da Rita, la sua sposa distrutta, disperata per la scomparsa della sua metà,e da tutta la famiglia. Tanta commozione, tanto dolore per l'ultimo saluto al direttore del Golfo: c'erano i sindaci dell'isola (ho visto Tuta Irace con le lacrime agli occhi, Giosi Ferrandino, Franco Regine), il Direttore del Roma Antonio Sasso, in rappresentanza dell'Ordine nazionale dei giornalisti Mimmo Falco (entrambi cari amici di Domenico), alcuni politici come Pietro Diodato, Bruno Esposito, Luciano Schifone, Luciano Venia, Massimo Abatangelo; tutti i suoi "ragazzi" del giornale (da Paolo Mosè a Giovanni Sasso, Annarita Cuomo e tutti gli altri). C'era Geppino Cuomo, amico di sempre come Ciro Poli, c'era Franco Iacono. Tanta gente semplice e tanti personaggi conosciuti sull'isola. i calciatori dell'Ischia, i Vigili urbani, ed una rappresentanza dell'umanità ischitana. Quell' "umanità" alla quale Domenico ha dato tanto, forse troppo, enza risparmiarsi. Perchè lui era un uomo generoso, un uomo "totale", come lo ha definito don Pasquale nel suo ricordo.
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