Marta, 24 anni, era bloccata sul suo letto da tre travi cadute nel crollo: il lavoro fatto per salvarla è stato lungo e difficile e, soprattutto, rischioso ma alla fine i soccoritori ce l'hanno fatta e la ragazza è stata estratta viva. E' lei il simbolo della speranza: sotto le macerie ci sono altre persone, alcune potrebbero essere vive e si scava, si continua a scavare nonostante la paura perchè la notte ha portato altre scosse. Nei residence e negli ostelli che sono ad alcune decine di chilometri dall'epicentro del sisma l'accampamento dei media, ma non si dorme: la terra trema ancora, tre le scosse più forti, una poco dopo l'una raggiunge i 4,8 della scala Richter. Tutti si alzano e scappano fuori, sono vestiti: nessuno è ruscito a mettersi a letto con il pigiama. Nei comuni del sisma, a L'Aquila come a Paganica, a Onna ogni distesa un po' più ampia è diventato una specie di drive in con le famiglie infreddolite nelle macchine in attesa dell'alba che sembra fare meno paura.
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