Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia i militari dell’Arma hanno scoperto che a fronte di un prestito di 44.000 euro i 2 pretendevano, dopo due mesi, la somma di 65.000 euro (il 150% di interessi) ed avevano ripetutamente picchiato e minacciato di morte i soci di una attività imprenditoriale, in difficoltà per la restituzione, per costringerli a cedere un appartamento oppure a consentire di far parte, in maniera occulta, della società
martedì 14 luglio 2009
NAPOLI, ARRESTATI DUE USURAI CHE PRESTAVANO SOLDI AL 150 PER CENTO DI INTERESSI ANNUO E PRETENDEVANO DI DIVENTARE SOCI DELLA LORO VITTIMA
Questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno sottoposto a fermo Giovanni Sirignano, 28 anni,e Antonio D’Elia, 35 anni, (sarebbero entrambi legati al clan camorristico dei “Russo” operante nel nolano) con l'accusa di usura ed estorsione aggravati dal metodo mafioso (Sirignano è il genero di Salvatore Russo, capo clan, latitante da oltre 10 anni ed inserito nell’elenco dei 30 ricercati più pericolosi a livello nazionale).
Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia i militari dell’Arma hanno scoperto che a fronte di un prestito di 44.000 euro i 2 pretendevano, dopo due mesi, la somma di 65.000 euro (il 150% di interessi) ed avevano ripetutamente picchiato e minacciato di morte i soci di una attività imprenditoriale, in difficoltà per la restituzione, per costringerli a cedere un appartamento oppure a consentire di far parte, in maniera occulta, della società
Nel corso di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia i militari dell’Arma hanno scoperto che a fronte di un prestito di 44.000 euro i 2 pretendevano, dopo due mesi, la somma di 65.000 euro (il 150% di interessi) ed avevano ripetutamente picchiato e minacciato di morte i soci di una attività imprenditoriale, in difficoltà per la restituzione, per costringerli a cedere un appartamento oppure a consentire di far parte, in maniera occulta, della società
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