mercoledì 22 aprile 2009
NAPOLI, QUANDO ANCHE LE FOTO DEL MASCHIO ANGIOINO HANNO UNO SPONSOR
Fa davvero rabbia pensare che nella Napoli delle buche, dei lavori in corso che iniziano ma non finiscono, dei cantieri che spuntano come funghi, si possa parlare solo delle pennellate che deturpano il Maschio Angioino con i nomi di donna dipinti sul magnifico portale: semmai quelle scritte sono solo l'ultimo gesto che testimonia l'incuria in cui versa Napoli. Basta pensare che nello stesso posto ci sono i venditori di prodotti falsi griffati, file di bancarelle che vanno dal lato mare fino al famoso portale, ma nessuno se ne accorge. Che di fronte al Maschio sono stati tagliati tutti gli alberi. Che da poco è stato aperto un altro cantiere nella piazza già massacrata da transenne e delimitazioni. Infine che oggi i turisti -che nonostante tutto vogliono fotografare il nostro Maschio Angioino- sono costretti ad includere nel loro ricordo anche lo sponsor di turno, ora una multinazionale americana, domani chissà! Sì, perché persino sulle inferriate che delimitano i lavori sono comparsi gli striscioni pubblicitari, anche quegli spazi sono stati venduti e poco importa se oggi si pubblicizzano i panini e domani magari i detersivi, quello che è brutto, brutto davvero, è l' effetto che fa sui turisti finalmente tornati nella nostra città.
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