Sequestrati 21 natanti da diporto ormeggiati abusivamente in località Posillipo – Riva Fiorita.
Nelle prime ore del mattino il personale militare della Guardia Costiera durante l’effettuazione di controlli lungo il litorale del comune di Napoli riscontrava la presenza di n. 21 imbarcazioni da diporto (alcune superiori agli 8 metri di lunghezza) ormeggiate abusivamente in uno specchio acqueo di circa 500 metri quadri interdetto alla navigazione e all’ormeggio da una apposita Ordinanza emanata dall’Autorità Marittima.
Da controlli effettuati si è riscontrato che lo specchio acqueo in questione veniva gestito da “gente del posto”, già nota alle autorità giudiziarie, che consentiva l’ormeggio delle imbarcazioni e provvedeva al trasporto e all’assistenza ai diportisti.
L’ormeggio era costituito da grosse ancore e corpi morti (mezzo fisso depositato sul fondo a cui viene assicurata l’imbarcazione) collegati a gavitelli affioranti sull’acqua. Lo specchio acqueo, inoltre, è soggetto a vincolo ambientale della Sovrintendenza di Napoli.
I militari intervenuti, oltre a deferire all’autorità giudiziaria il responsabile degli ormeggi a Riva Fiorita, non senza difficoltà, hanno identificato i proprietari di 15 dei 21 natanti verbalizzando agli stessi il sequestro delle rispettive imbarcazioni. Alcuni dei natanti (n. 13) sono tutt’ora depositate in località Licola presso un deposito giudiziario mentre altre sono state affidate in custodia ai proprietari. Continua così, senza sosta l’impegno delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per arginare il fenomeno degli ormeggi abusivi lungo tutto il litorale della Campania.
Nelle prime ore del mattino il personale militare della Guardia Costiera durante l’effettuazione di controlli lungo il litorale del comune di Napoli riscontrava la presenza di n. 21 imbarcazioni da diporto (alcune superiori agli 8 metri di lunghezza) ormeggiate abusivamente in uno specchio acqueo di circa 500 metri quadri interdetto alla navigazione e all’ormeggio da una apposita Ordinanza emanata dall’Autorità Marittima.
Da controlli effettuati si è riscontrato che lo specchio acqueo in questione veniva gestito da “gente del posto”, già nota alle autorità giudiziarie, che consentiva l’ormeggio delle imbarcazioni e provvedeva al trasporto e all’assistenza ai diportisti.
L’ormeggio era costituito da grosse ancore e corpi morti (mezzo fisso depositato sul fondo a cui viene assicurata l’imbarcazione) collegati a gavitelli affioranti sull’acqua. Lo specchio acqueo, inoltre, è soggetto a vincolo ambientale della Sovrintendenza di Napoli.
I militari intervenuti, oltre a deferire all’autorità giudiziaria il responsabile degli ormeggi a Riva Fiorita, non senza difficoltà, hanno identificato i proprietari di 15 dei 21 natanti verbalizzando agli stessi il sequestro delle rispettive imbarcazioni. Alcuni dei natanti (n. 13) sono tutt’ora depositate in località Licola presso un deposito giudiziario mentre altre sono state affidate in custodia ai proprietari. Continua così, senza sosta l’impegno delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera per arginare il fenomeno degli ormeggi abusivi lungo tutto il litorale della Campania.
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